Nel corso del 2018 le vendite di prodotti alcolici in Russia sono cresciute del 4,6%. La crescita, tuttavia, non riguarda tutte le categorie. Si registra, infatti, un calo nelle vendite di vodka, anche se le bottiglie in formato mini rimangono popolari come prima, in base a quanto riportato dall’istituto di ricerca Nielsen.
Secondo il RosBusinessConsulting, nonostante l’incremento delle vendite, l’anno scorso la quota dei prodotti alcolici rapportata al volume complessivo dei beni di consumo quotidiano è calata, passando dal 20,2% al 20%.
Si osserva che quasi tutte le categorie abbiano riscontrato un calo nei consumi, compresi alcuni dei prodotti alimentari e non alimentari, la cui quota è stata ridistribuita, confluendo nell’industria del tabacco.
Tale fenomeno, a detta degli esperti, è dovuto al cambio della domanda dei consumatori che, nello sforzo di risparmiare, scelgono i prodotti più economici in offerta. Allo stesso tempo, non esistono promozioni nel settore del tabacco ed è per questo motivo che le relative vendite registrano la crescita più rapida in termini monetari.
Il 7 febbraio il Ministro della Salute della Russia Veronika Skvortsova ha dichiarato che circa il 70% degli uomini russi in età da lavoro muore a seguito di problemi causati dal consumo di alcol.
Fonte iz.ru , 12/02/2019 – Traduzione di Violetta Giarrizzo

Nata in Russia nella lontana Repubblica di Calmucchia, tra steppe, tulipani e templi buddisti, vivo ormai da quasi vent’anni nella mia amata Torino. Laureata in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale con specializzazione in lingua inglese e polacca, mi sono riavvicinata nell’ultimo periodo alla Russia e alla sua affascinante cultura.