Oggi parliamo di una canzone del 1984 scritta da Majk Naumenko, leader degli Zoopark e sicuramente una delle figure più influenti del rock russo degli anni Ottanta (come ben saprà chi ha visto il film Leto!). Questa canzone, come tante di quelle scritte da Naumenko, racconta la quotidianità dei giovani degli anni Ottanta, appassionati di musica rock d’oltreoceano e non particolarmente amanti del regime sovietico.
Non è difficile riconoscersi nelle passioni dei giovani musicisti ventenni di Pietroburgo che vengono raccontate in questo brano: il calcio e, come c’era da aspettarsi, la musica. Il testo, però, non è solo un semplice racconto di una giornata di relax, anzi: con un linguaggio solo all’apparenza semplice Naumenko regala a tutti uno splendido spaccato della vita di Pietroburgo e, analizzandolo meglio, si possono notare dei fatti interessanti.
Partiamo proprio dal calcio: nella quarta strofa vengono nominate due delle principali squadre di calcio del periodo, lo Zenit di Leningrado e lo Spartak di Mosca. A questo proposito può essere il caso di ricordare un fatto curioso avvenuto proprio nel 1984. Contro ogni previsione, con la sola eccezione, forse, di quella presente nel testo, furono proprio i giocatori dello Zenit a vincere il titolo sovietico, con un distacco di ben sette punti dalla squadra moscovita.
È la quinta strofa, però, quella ancora più utile per far capire a noi ascoltatori quale fosse la situazione del periodo. In soli undici versi sono facilmente individuabili tre elementi: l’importanza del Leningradskij rok-klub, una rivendicazione più che orgogliosa per una musica rock scritta proprio in russo e, infine, una lista dei gruppi a cui era permesso suonare nel famoso locale inaugurato nel 1981.