Nove mosaici di epoca sovietica
Ancora oggi in molte città russe è possibile ammirare i grandiosi mosaici di epoca sovietica: opere d'arte inglobate nel contesto urbano, testimonianze fondamentali del clima culturale del tempo.
Ancora oggi in molte città russe è possibile ammirare i grandiosi mosaici di epoca sovietica: opere d'arte inglobate nel contesto urbano, testimonianze fondamentali del clima culturale del tempo.
L'epoca post-sovietica è stata caratterizzata dalla costruzione di opere architettoniche piuttosto discutibili, un tripudio di torrette kitsch e tonnellate di vetro specchiato. Un gruppo di architetti e studiosi dell'urbanistica di Pietroburgo ha tentato di dare un nome a questo fenomeno: il romanticismo capitalistico.
Grazie al processo della riforma costituzionale Vladimir Putin potrà ripresentarsi per altri due turni presidenziali, fino al 2036. Le riflessioni di alcuni esperti politologi sulle possibili dinamiche interne che si nascondono dietro l'ultima mossa del presidente russo.
In un luogo sperduto nelle foreste della Russia un uomo ha qualcosa da insegnare a tutti noi. Scopriamo la storia di Aleksej Apollonovič nel reportage di Novaya Gazeta!
Negli ultimi venti anni la situazione della donna in Russia è cambiata profondamente, l’enfasi mediatica statale si è fatta ottusa e patriarcale. Ma venti anni non sono molti e le persone che ricordano come tutto un tempo fosse diverso non sono neanche troppo vecchie.
Dopo lo scandalo dell'arresto del rapper Haski, il poeta Evgenij Bunimovič ci spiega perchè al governo russo piaccia prendersela così tanto con il rap
Gavriil Lubnin è diventato famoso verso la metà degli anni ’90, in seguito all’uscita di una sua serie di disegni umoristici. Il suo è uno sguardo ironico, lucido, ma mai cinico, sulla società contemporanea.
Il fotografo Aleksej Mal'gavko nei suoi scatti ha ritratto la vita quotidiana di una comunità di lettoni russificati in un villaggio siberiano. Abbiamo scelto per voi alcune fotografie che meglio svelano l'anima di questa popolazione!
Lo scrittore Igor' Jarkevič ci offre uno spaccato della società russa contemporanea riflettendo sul suo passato sovietico. Il tutto però attraverso lo sguardo di un essere perfido, un po' grottesco ma soprattutto tipicamente russo: il demone meschino!
Perché fra i detenuti nei gulag era popolare tatuarsi svastiche e ritratti di Hitler? In un'intervista Danzig Baldaev, che per 40 anni ha lavorato nel sistema penale sovietico e ha collezionato i disegni dei tatuaggi dei criminali russi, spiega perché molti di questi siano così folli, provocatori e sfacciatamente fascisti.