Tutte le leggi che la Russia ha inasprito negli ultimi 10 anni
Negli ultimi 10 anni la Duma ha inasprito una serie interminabile di leggi a svantaggio dei cittadini, dell’opposizione, delle organizzazioni no profit, dei giornalisti… Di seguito una lista parziale e incompleta dei divieti e delle rispettive pene apparsi nell’ultimo decennio.
- I cittadini americani non possono più adottare bambini russi.
- La diffamazione è classificabile come reato.
- La riabilitazione del nazismo è ora un crimine iscritto nel Codice Penale. L’articolo a riguardo include il divieto a mancare di rispetto ai “giorni di gloria della forza militare russa”.
- Le pene detentive previste per i ladri hanno una durata che va dagli 8 ai 15 anni.
- La mancata denuncia di un reato è essa stessa un reato qualora non si riportino atti terrorismo o ribellione armata.
- Le richieste di separatismo costano diversi anni di reclusione.
- La propaganda a sostegno dei gay è considerata un reato amministrativo, punibile con multe fino a 100 mila rubli nel caso dei singoli, e a 1 milione di rubli per le organizzazioni.
- Insultare la fede dei credenti è ora considerato reato. Inoltre si può pregare solo nei posti adatti al culto se non si vuole incorrere in sanzioni.
- Le punizioni per l’organizzazione e la partecipazione a raduni sono state radicalmente inasprite: si arriva a dover pagare 20 mila rubli per avervi partecipato.
- Sono banditi per 10-15 anni dalle cariche governative coloro che sono stati condannati per crimini gravi.
- I cittadini russi sono ora tenuti a dichiarare il possesso di una seconda cittadinanza o di un permesso di soggiorno. La mancata denuncia può comportare multe salate o l’obbligo a compiere lavori socialmente utili.
- Colui che possegga contemporaneamente la cittadinanza russa e statunitense non può essere membro di organizzazioni no profit che prendano parte ad attività politiche.
- La partecipazione alle attività di alcune attività non governative straniere o internazionali dichiarate come indesiderate rientra tra i crimini amministrativi e penali.
- Il concetto di “agente straniero” è riapparso nella legislazione russa. Alcune organizzazioni straniere senza scopo di lucro sono state riconosciute come tali e quindi iscritte in un registro speciale a causa della fonte estera dei loro finanziamenti e della loro partecipazione a attività politiche.
- Alcuni media stranieri sono stati classificati come agenti stranieri così come anche alcune persone. Le loro pubblicazioni devono segnalare la loro “appartenenza ad agenti stranieri”.
- I lettori di contenuti pubblicati da “agenti stranieri” possono essi stessi essere riconosciuti come tali.
- Ai cittadini stranieri è stato proibito di possedere più del 20% di testate russe o di cinema online.
- Ai giornalisti è stato proibito di pubblicare contenuti riguardanti la coltivazione di narcotici o la fabbricazione improvvisata di ordigni esplosivi.
- Le stesse restrizioni sono state imposte ai blogger russi con un pubblico quotidiano di 30 mila utenti: sono tenuti a registrarsi in un registro speciale e a verificare l’accuratezza delle loro informazioni.
- In Russia è apparsa una nuova istituzione che si occupa della chiusura di singole pagine internet o interi siti su richiesta delle autorità federali.
- Su richiesta della procura generale questa nuova istituzione è obbligata a bloccare immediatamente le informazioni diffuse in violazione della legge.
- Su richiesta dei detentori del copyright il tribunale di Mosca è tenuto a bloccare le risorse “pirata” fino alla sentenza giudiziaria. Qualora il tribunale dovesse rilevare un’effettiva violazione la risorsa “pirata” verrebbe completamente bloccata, e i motori di ricerca sarebbero tenuti a rimuovere qualsiasi collegamento ad esso.
- Un ufficiale giudiziario può ottenere il blocco di quelle risorse che screditano l’onore di una persona o di un’organizzazione. Nel caso in cui il proprietario del sito si rifiuti di cancellare il contenuto si può procedere per via giudiziaria.
- Il tribunale può proibire o bloccare la divulgazione di informazioni, la cui divulgazione stessa rappresenta un reato civile o penale.
- Su richiesta dei servizi speciali VPN, proxy e altre soluzioni utilizzate per aggirare i blocchi digitali imposti in Russia possono essere bloccati.
- Mancanze di rispetto verso le autorità sono considerate reato civile punibile con una multa vino a 100 mila rubli.
Fonte Meduza, 06/02/2020 – di Denis Dmitriev, traduzione di Gaia Fenoglio