KINO - L'ultimo eroe (Poslednij Geroj)
La notte è breve, l’obiettivo è lontano
di notte così spesso si vuole bere
vai in cucina, ma lì l’acqua è amara
non puoi dormire qui, non puoi vivere qui
Buongiorno,
ultimo eroe,
buongiorno, a te e a quelli come te
buongiorno,
ultimo eroe
ciao,
ultimo eroe
Volevi essere da solo e questo è passato rapidamente
volevi essere da solo, ma non potevi essere solo
il tuo carico è leggero, ma la tua mano non ha sensibilità
e incontri l’alba durante il “gioco del pazzo”
Buongiorno,
ultimo eroe,
buongiorno, a te e a quelli come te
buongiorno,
ultimo eroe
ciao,
ultimo eroe
Al mattino tenti di uscire più velocemente
telefonate, come una squadra, avanti!
vai dove devi andare
va lì, ma laggiù non ti aspetta nessuno
Buongiorno,
ultimo eroe,
buongiorno, a te e a quelli come te
buongiorno,
ultimo eroe
ciao,
ultimo eroe

Molto spesso le canzoni rock russe trattano, in modo più o meno marcato, il tema dell’alterità: quel sentimento per cui capita si sentirsi diversi dagli altri, differenti dalla maggior parte delle persone (spesso nelle canzoni considerata grigia e completamente priva di personalità, come capita ad esempio in Zombi dei Graždanskaja Oborona).
Però, in mezzo a questa triste moltitudine di esseri inetti e apatici, non è raro che emerga una figura per così dire “eroica”, in grado di distinguersi e di portare avanti le sue istanze e per molti questa figura risulta perfettamente incarnata dall’ultimo eroe di questa canzone dei Kino del 1984.
È però opportuno, prima di inoltrarsi con l’analisi del brano, concentrarsi su due interrogativi riguardanti l’identità dell’ultimo eroe e il rapporto tenuto da quest’ultimo nei confronti dell’autore delle canzoni, tentando di definire questa relazione di non completa immedesimazione.
Rispondere alla seconda domanda risulta relativamente più semplice dal momento che lo stesso Coj durante un’intervista affermò:
Это, конечно, в песне герой такой. Много таких есть. Нет, не «любер», но, может быть, также и «любер». Это просто независимый человек. Или который хочет быть таким. Или ему кажется. Но это не я. Я не герой
Certo, il protagonista della canzone è un eroe. Ce ne sono molti. No, non un “ljuber”, ma, forse, sì, anche un “ljuber”. È semplicemente una persona indipendente. O una che vuole essere così. O gli sembra di voler essere così. Ma questo non sono io. Io non sono un eroe.
Nonostante le sue dichiarazioni, la vita del cantante venne spesso assimilata a quella degli eroi delle sue canzoni, anche per via delle apparizioni cinematografiche e della sua tragica morte. Entrambi i fatti contribuirono infatti ad accrescere il mito che si andava creando intorno alla figura di Coj. Questo accadde soprattutto a partire da quel momento in cui, grazie alla perestrojka, i Kino lasciarono l’underground per diventare la voce di quella generazione di giovani che vedevano i poeti rock come dei veri e propri eroi, gli unici capaci di sfidare un sistema che aveva ormai trasformato le persone in ingranaggi.
Identificando il personaggio e il testo con la persona reale si va a creare un mito biografico che fa in modo che il musicista rock o, per meglio dire, la sua immagine, acquisti una serie di caratteristiche assegnategli dagli ascoltatori che, interpretando i versi, lo elevano a un livello superiore rispetto a quello delle persone comuni.
Bisogna però rispondere anche all’interrogativo riguardante l’identità dell’ultimo eroe e in questo il testo di Poslednij geroj risulta particolarmente utile, come si può vedere già dalla prima strofa.
Ночь коротка, цель далека,
Ночью так часто хочется пить,
Ты выходишь на кухню,
Но вода здесь горька,
Ты не можешь здесь спать,
Ты не хочешь здесь жить.
La notte è breve, l’obiettivo è lontano
così spesso si vuole bere di notte
vai in cucina, ma lì l’acqua è amara
tu non puoi dormire qui
tu non vuoi vivere qui
A un primo sguardo l’eroe appare essere una persona ubriaca (e forse proprio per questo più cosciente di quanto lo circonda) che non si rassegna a restare nel posto che gli viene assegnato e imposto dalla società. È un uomo che vuole seguire la sua strada e può farlo solamente di notte, momento in cui il vero io delle persone emerge con più forza. Ciò che lo distingue dagli altri è il livello di consapevolezza nei confronti dei propri desideri: conosce il tipo di vita che vuole e agisce per ottenerlo. La coscienza di questo porta a distanziarlo dagli altri, sottolineandone così l’alterità, come si vede dagli ultimi versi della canzone.
Утром ты стремишься быстрее уйти,
Телефонный звонок как команда – Вперед!
Ты уходишь туда куда не хочешь идти,
Ты уходишь туда, но тебя там никто не ждет
Al mattino ti affretti per uscire
una telefonata come una squadra – avanti!
Vai là dove non vuoi andare
vai là, ma non c’è nessuno ad aspettarti
L’eroe è solo, non c’è nessuno che lo aspetti, si sono ormai tutti rassegnati all’impoverimento della società e alle regole che essa ha imposto. Nonostante la solitudine, però, l’eroe non si rassegna a non proseguire per la sua strada nonostante le difficoltà.
Sono rimasta affascinata dalla Russia da bambina guardando un documentario sul Palazzo d’Inverno e con gli anni questo fascino si è consolidato fino a diventare parte integrante della mia vita. Classe 1992, ho conseguito la laurea in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale con una tesi sulla musica underground russa degli anni Ottanta che mi ha fatta appassionare in un modo che non credevo possibile alla new wave e al punk siberiano.