Recensione di “Fuga dalla Russia”, di Maxim D. Shrayer
Recensione di "Fuga dalla Russia", di Maxim D. Shrayer Maxim D. Shrayer è attualmente professore di Letteratura russa, inglese e di Studi ebraici presso il Boston College. Dopo aver raccontato…
Recensione di "Fuga dalla Russia", di Maxim D. Shrayer Maxim D. Shrayer è attualmente professore di Letteratura russa, inglese e di Studi ebraici presso il Boston College. Dopo aver raccontato…
La Kommunalka era un appartamento in comune messo a disposizione dalle autorità cittadine e occupato da diverse famiglie.
L'appellativo stiljaga veniva attribuito ai membri della prima subcultura giovanile sovietica, talmente affascinati dalla moda e dalla musica occidentale da copiarne i look, rigettando i canoni estetici.
L’Avos’ka era la comunissima borsa a rete comparsa negli anni ’30 e largamente impiegata dalla popolazione dell’URSS.
Presentato alla Mostra Internazionale del Libro nel 1987, l’album “Fiori tra i fiori” di Rimantas Dichavičjus fu la prima raccolta di un genere fotografico del tutto nuovo per l’URSS.
In questo estratto dal suo ultimo libro, la studiosa Natalija Lebina ci spiega come si tornò a parlare di sessualità libera nell'URSS di metà Novecento.
Leggera, pratica ed ecologica, è l'Avos'ka, uno dei simboli dell'URSS. Poteva sostenere pesi considerevoli e poi essere facilmente appallottolata.
Fotografie di vita quotidiana dall'URSS a cavallo degli anni '70 e '80, un periodo di profondi cambiamenti che innescò la discesa del paese verso la fine di un'epoca.